I am a woman

Voglio che quando parli di qualcosa, smettano di esistere le scimmie che ti invitano a tornare in cucina, perché “questi sono discorsi da uomini”. Voglio che smettano di esistere i giudici che usano un paio di jeans per scagionare uno stupratore e aspetto il giorno in cui anche i più beceri dei trogloditi rimasti smetteranno di ritenere che la loro donna gli appartenga.

Aspetto che finiscano di augurare figli maschi e che divengano desuete le offese sessuali per qualsiasi cosa sbagliata una donna faccia. Voglio che conti sempre ciò che sai fare e non ciò che accetti di mostrare.
Voglio che esistano più uomini che sanno quanti vali in base a ciò che sei e non ciò che hai negli slip, che apprezzano il fatto che il tuo punto di vista è diverso. Più uomini che sanno che il fatto di essere in linea di massima fisicamente più prestanti non è una cosa di cui abusare – partoriti da donne che dimenticano di rispettare. Più uomini come quello che mi accompagna tutti i giorni e meno come certi di cui ho incrociato il cammino.

Voglio un mondo dove gli umani siano Uomini e Donne, e non si accontentino di essere maschi e femmine.

Io non voglio essere di più. Non voglio essere un passo avanti, non voglio prevaricare né capovolgere.
Io voglio partire sulla stessa riga.
“Non vorrei mai rinascere donna”, scriveva qualcuno in dei commenti. Io sì.

Buon 8 marzo a tutte.

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