In silenzio

Non dire niente – ti prego, per favore, almeno adesso – non dire niente. Continua ad abbracciarmi e lascia che mi perda nel tuo petto. Qui mi sento al sicuro. Non esiste più nulla, e non ho più nemmeno freddo. E non tentare di guardarmi così. Lascia il mondo fuori. In questo abbraccio, entriamoci solo noi.

La neve continuerà a cadere e a dire al mondo di nascondersi. Lo terrà al sicuro. Cade su di noi, e tu non dire niente. Continua solo ad abbracciarmi. Proteggimi come non hai potuto fare prima. Dal freddo e dal male che c’è fuori. Dallo strascico ben peggiore che c’è dentro.
Ti prego, non dire niente e non guardarmi. Abbracciami e basta. Il tuo cuore mi batte nell’orecchio, le parole non servono. Tengo gli occhi chiusi e non penso più a domani.

Abbracciami e non aspettare che mi stacchi. Stringimi per farmi sentire tutto il caldo che prima non potevo avere. Respirami addosso, rianimami. E non guardarmi. Non guardarmi perchè non sono all’altezza di tutto questo, perché devo imparare – non ho mai vissuto, questa è la prima volta.

Abbracciami e basta. Non ho bisogno di nient’altro. Cullami e salvami. Il mondo voleva uccidermi, ma ora non esiste più.
Il tuo cuore continua a battere. Il mio era fermo fino ad un’ora fa.
Abbracciami e insegnami. Di quel cuore che forse era nato, fermo. Ha cominciato a battere solo ora.

Stefania Sperandio, Fuoco Nemico – Capitolo 12.

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